Un successo strepitoso per l'anteprima mondiale ad Arte Padova 2012, del nuovo progetto dell'astrattista
Alessandro Giorgetti, Le sette Tentazioni.
Sette tele, realizzate
attraverso densi cromatismi astratti, rinvigoriti da una miscela nuova a olio
in HD Hilighting , capace
d’incorporare la luce per poi sprigionarla con trepidante dinamismo cromatico
davanti ai nostri occhi.
Esse sono state proposte all’interno di una Multisense Room sviluppata
in uno spazio rettangolare, che dall'esterno appariva come una scatola chiusa.
A pervadere però all'interno non è stato il buio, ma un luogo incandescente e
travolgente che ha caricato le sette tele di un palpito antropico.
È il risultato di una seducente interpretazione dell'Arte, la quale sente l’esigenza di
espugnare tutta la sua energia attraverso luce, colore, immagini, profumi, audio,
video e musica.
Un complesso calorico volto a esprimere il significato più
intimo e fetale dell’Arte, intesa figlia dell’uomo, plasmata e animata dalle
sue aspirazioni , per divenire splendida visione del nostro tempo .
Per fare ciò l’artista ha vestito la sua opera di un
linguaggio artistico assai innovativo.
Un’arte astratta, ma capace anche d’incarnare la “ forma” e
divenire mimesi e citazione della vita contemporanea.
Giorgetti, afferra il nuovo linguaggio “on the road” dei
luoghi frequentati dai giovani, lo fa proprio, fecondandolo attraverso la sua
Arte.
Bagliori allucinogeni , fasci di luce cromatica, immagini
video fiammeggianti e musica dal sapore epico divengono gli elementi conduttori
per la creazione di una dimensione sospesa, irreale. Ci è sembrato proprio di
essere nel privè di una discoteca o all’interno di un rave party.
Le Sette tentazioni , aderite al linguaggio della vita
nottambula dei giovani di oggi ,si sono caricate di un fremito vitale estremamente
contemporaneo, quasi a voler marcare ed esaltare la loro innovativa tecnica ad
olio in HD, brillante espressione del progresso inarrestabile dell’Arte.
Gli elementi cromatici delle tele, in connubio con la musica e
le radiazioni luminose nello spazio, fremevano e danzavano deliranti nell’aria,
tanto da coinvolgere e invitare l'enorme flusso di spettatori in quella
frenetica danza.
È un Arte, quella di Alessandro
Giorgetti, che non si accontenta di essere relegata all'interno di un
quadro o riposta tra le incavature di una scultura, ma che esige di entrare nel
nostro spazio - ambiente, farne parte, e per farlo si avvale del linguaggio
giovanile del nostro tempo quello psichedelico della vita “festaiola” notturna.
Un’opera innovativa nel suo complesso, poiché non siamo noi a
dover “entrare” nella “dimensione astratta del quadro” , ma è l’opera che esige
di “entrare” nella nostra dimensione per poter pulsare attraverso le nostre
percezioni e vivere , concretamente, tra le nostre emozioni .
Una Multisense Room
che è esplosa di luce, sprigionando enormi consensi tra gli allibiti
visitatori, che hanno assistito a uno spettacolo unico esclusivo e originale.
L’innovazione dell'Arte
più pura, segno del nostro tempo ed effige dell’uomo.
.
Nota Critica: Mattea Micello
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